Nel vasto universo della sostenibilità e dell’autoproduzione alimentare, si cela un segreto poco conosciuto: la capacità di far crescere nuove piante utilizzando gli scarti delle verdure. Questa pratica, conosciuta come “regrowing”, si presenta come un’opportunità non solo per ridurre lo spreco alimentare ma anche per permettere a chiunque di produrre il proprio cibo con un investimento quasi nullo. Esploriamo insieme questo affascinante processo e scopriamo come metterlo in pratica.
1. Coltivare una Nuova Lattuga o Insalata
Per avviare il processo del regrowing di una lattuga o insalata, non servono le foglie, bensì la parte bassa e dura che solitamente scartiamo. Questa base va posta in una ciotola larga e poco profonda riempita con un po’ d’acqua, mantenendo un livello di circa due dita. Assicuratevi che la parte delle foglie sia rivolta verso l’alto e posizionate la ciotola vicino a una finestra per ricevere luce indiretta. Cambiate l’acqua quotidianamente. In circa due settimane, radici e nuove foglioline inizieranno a svilupparsi. Rimuovete con delicatezza le foglioline e poi piantate la base in un vaso con terriccio o direttamente nel terreno.
2. Coltivare un Nuovo Sedano
Anche il sedano può essere rigenerato. Basta separare circa 5 cm di base dalla parte restante dei gambi e posizionarla in una ciotola o bicchiere d’acqua. Dopo qualche tempo, i primi germogli spunteranno dalla parte superiore, mentre le radici si svilupperanno nella parte inferiore. Cambiate l’acqua regolarmente e lasciate il sedano in un luogo luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari. Dopo tre settimane, il sedano sarà pronto per essere trapiantato.
3. Coltivare una Nuova Cipolla
Per rigenerare una cipolla, recuperate i piccoli bulbi dall’interno di una cipolla vecchia o separateli quando utilizzate una cipolla fresca. Metteteli in una ciotola d’acqua con il germoglio rivolto verso l’alto e attendete che le radici inizino a crescere. Trasferite quindi i bulbi nel terriccio, mantenendo una distanza di circa 20 cm tra di loro per consentire una crescita ottimale. Questo metodo può essere applicato anche ai porri.
Il metodo del regrowing non solo riduce lo spreco alimentare ma ci avvicina alla meraviglia del ciclo di vita delle piante, offrendo un modo pratico per coinvolgersi nell’autoproduzione alimentare. Provate voi stessi e sperimentate la gioia di vedere nuove piante crescere da semplici scarti di verdure.